Per
chi continua nella strategia da noi accalorata oramai da tempo, di
spostare una buona percentuale del proprio portafoglio titoli sui
corporate bond, la vita in questo ultimo periodo non è certo
stata semplice.
Se
infatti il 2012 è stato un anno record per quanto riguarda le
emissioni di obbligazioni societarie, dovute prevalentemente
alla difficoltà di finanziarsi presso gli istituti di credito e il
crollo dello spread, che le ha portate a poter usufruire di tassi
accettabili, le quotazioni hanno subito un rialzo oltre ogni logica,
portando la maggior parte delle emissioni oltre un prezzo che possa
giustificarne la redditività e l'esposizione al rischio da parte
dell'investitore.
Il
problema principale, a cui l'investitore deve cercare di trovare una
soluzione, è quindi quello di evitare di acquisire obbligazioni, che
a fronte di un prezzo elevato, non diano un riscontro a livello di
redditività e soprattutto non facciano correre rischi oltremisura al
capitale investito.
La
soluzione che vorremo prospettare non è nuova a questo blog e ai
suoi lettori, si tratta infatti di staccarsi da quello che può
essere il concetto dell'acquisto di un solo titolo, per spostarsi su
l'acquisto di un intero paniere di titoli.
Per
fare questo, i sistemi più semplici sono l'acquisto di quote di
fondi comuni o di ETF, per esperienza diretta sappiamo come i
fondi risultino un poco indigesti a molti di noi, per cui per questa
volta eviteremo di parlarne concentrandoci invece su un ETF.