Ultimamente
parecchi lettori hanno cominciato a chiederci, viste le disquisizioni
fatte attorno l'inflazione ed i tassi fissi al minimo storico, se
fosse il momento di pensare alle obbligazioni a tasso variabile.
Premettendo
che comunque, in un portafoglio ben diversificato debbano trovare
spazio anche questo tipo di prodotti, dobbiamo comunque ricordare che
in una fase in cui i tassi sono ai minimi anche la percentuale di
prodotti di questo tipo in portafoglio debba essere poco rilevante.
Questo
in quanto le obbligazioni a tasso variabile, spesso e
volentieri fanno riferimento per il calcolo della cedola a tassi
quali Euribor o Mid swap, tassi che seguono l'andamento del tasso
di sconto ufficiale, per cui più è basso questo tasso meno
renderanno le obbligazioni imperniate su tali rilevazioni.
Di
conseguenza, quasi a paradosso di quanto appena detto, nei momenti in
cui i tassi sono ai minimi, questi prodotti soffrono rispetto alle
obbligazioni a tasso fisso di una debolezza delle quotazioni.
Per
cui non è detto che a volte, il rendimento minimo non possa essere
compensato da una quotazione sotto 100, tale da permettere di
recuperare, la quasi mancanza di rendimento cedolare, portando
il prestito alla sua scadenza naturale e intascando così una
rivalutazione del capitale.
Quest'ultima
opportunità era dimostrabile molto chiaramente sino a circa due anni
fà, poi le continue iniezioni di danaro sul mercato, hanno portato
ad un livellamento verso l'alto delle quotazioni di questi prodotti,
appiattendo i rendimenti e annullando di fatti la possibilità di una
rivalutazione del capitale.
Non
tutte le obbligazioni a tasso variabile sono però basate
unicamente, per il calcolo del tasso cedolare, su un unico parametro,
ve ne sono alcune, che noi consigliamo, che applicano il meccanismo
del cap o del floor.
Il
cap (cappello) indica un tasso massimo sopra il quale la
cedola non può andare.
Il
Floor (base) indica un tasso minimo oltre il quale la cedola
non può scendere.
La
seconda opzione (floor) è la preferibile, in quanto non
vincola il prodotto verso l'alto, ma assicura all'investitore di
non scendere mai sotto un tasso prefissato.
Un
esempio di questo tipo di prodotto lo troviamo nell'obbligazione bancaria di
cui nel titolo.
L'emittente
è KBC,
un gruppo di bancassicurazione belga, che lavora principalmente per
la clientela retail, PMI e Midcap, S&P assegna al gruppo un
rating BBB+ Sul lungo termine e A-2 sul breve..
Il
suo raggio d'azione odierno si milita al mercato nazionale del Belgio
e in alcuni paesi dell'Europa centrale e orientale.
Questo
in quanto, l'istituto ha passato un brutto triennio tra il 2008 ed il
2010, arrivando ad incassare 7 miliardi di aiuti pubblici, in cambio
ha dovuto ridimensionare il suo business a livello internazionale
rimanendo presente solo in 5 paesi dell'Europa dell'Est.
A
suo favore va invece ricordato come nel Dicembre scorso KBC ha
annunciato la sua intenzione di mantenere un pieno carico di Basilea
3 comune ratio target patrimonio netto del 10% a partire dal 1 °
gennaio 2013., questo dovrebbe rassicurare un poco gli investitori
sulla ritrovata salute del gruppo belga.
Ma
veniamo ora al prodotto riportato nel titolo, i dati salienti sono :
Denominazione
: KBC
IFIMA - TV FLOOR 31.03.2014 EUR
Codice
ISIN Attribuito : XS0340282739
Ammontare
complessivo emesso :1.602.615 euro
Prezzo
di emissione : 100
Data
di godimento : 31/03/2008
Data
di scadenza : 31/03/2014
Minimo
contrattabile : 1.000
euro
Modalità
rimborso capitale : In un'unica soluzione alla data di scadenza ad un
prezzo pari al 100% del valore nominale.
Mercato
di contrattazione : EuroTlx
Quotazione
minima annua : 88,55
Quotazione
massima annua : 102,62
Tasso
cedolare :
Il titolo corrisponde cedole
variabili determinate e pagate con frequenza annuale.
Ogni
cedola non potrà essere inferiore a 3.6% del valore nominale su base
annua (Floor),
il
tasso di riferimento per la determinazione della cedola è l'Euribor
6 mesi.
Ultima
giornata di contrattazioni 04/01/2013 ha visto scambi per un totale
di 2.037.384,8
euro, le quotazioni sono rientrate in un range tra 102,17 e 102,40
La
redditività lorda,
considerando come prezzo di riferimento 102,45 si ferma ad un 1,57%
annuo.
Come
potete notare, il titolo si presenta molto liquido, come
preannunciato nel post, la sua redditività non lo rende molto
allettante, ma purtroppo questo è il problema comune alla maggior
parte delle emissioni obbligazionarie presenti oggi sul mercato.
Quello
che tenevamo a far capire, è come un
titolo a Tasso variabile, possa contenere al suo interno dei
meccanismi che ne regolino il tasso cedolare, senza penalizzare più
del necessario l'investitore,
nei periodi in cui il tasso ufficiale su cui si basa il calcolo della
cedola scende ai minimi.
Se
questo prodotto non avesse il limite (floor) del 3,6%, ad oggi non
renderebbe neppure quell'1,75% lordo, visto che l'Euribor
6 mesi è fermo allo 0,324%,
la differenza risulta evidente.
Poi,
se proprio vogliamo tornare all'obbligazione portata ad esempio, per
onor di cronaca dobbiamo sottolineare, vista la durata residua pari a
meno di 15 mesi, come comunque renda poco meno dei CTZ portati in
asta il mese scorso con un rendimento pari all'1,88% ma con scadenza
settembre 2014.
Mentre
l'obbligazione KBC rende più dei BOT a 12 mesi
portati in asta il 13 Dicembre scorso, che hanno spuntato un
rendimento del 1,46%.
Per
cui quel 102, non è una quotazione fuori dalla logica di mercato del
momento, poi da qui ad acquistarli ne passa, certo se dovessero
calare di un punto percentuale, per chi non ha interesse a
parcheggiare danaro in un conto deposito, anche questo strumento
potrebbe, visto il breve periodo di investimento, rivelarsi
fattibile.
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