sabato 12 gennaio 2013

Obbligazioni IntesaSanpaolo, collocamenti del 18 Gennaio 2013, Step Up e tasso variabile


Riprendiamo con le proposte di prodotti obbligazionari che stanno per arrivare, per ora non sul mercato, ma nelle filiali di IntesaSanpaolo.

Parliamo infatti di Collocamenti che prenderanno il via in data 18 Gennaio 2013, si tratta di un obbligazione bancaria, il lotto di contrattazione è rigorosamente fissato a 1.000 euro, le cedole abbracciano sia il tasso fisso che quello variabile sconfinando in prodotti strutturati.

Le informazioni date in questo e altri post, che seguiranno settimanalmente, sono tratte da una lista di prodotti, che verranno collocati dagli istituti finanziari italiani nei prossimi mesi, che abbiamo intercettato e fatta nostra :-)

Questo operazione, vuole portare a conoscenza i nostri lettori della tipologia di prodotti che potrebbero essere proposti dai consulenti, in modo da poterne anticipare i contenuti, proponendo considerazioni fatte da chi non ha nessun interesse a vendere il prodotto.

Per la prossima settimana, sono previsti tre collocamenti da parte di IntesaSanpaolo, qui di seguito riportiamo i dati essenziali delle emissioni in ordine, visto che siamo tutti venali, di rendimento previsto a scadenza :

Denominazione : IntesaSanpaolo 13-19 3.20% Step-Up, ISIN IT0004871965

Ammontare complessivo emesso pari a 550 milioni di euro, tipologia obbligazioni Step Up, data godimento 18/01/2013, data di scadenza 18/01/2019.

Modalità rimborso capitale, in un’unica soluzione alla data di scadenza, ad un prezzo pari al 100% del valore nominale, tasso applicato Step Up 3,2-4,5%, l'emittente ha richiesto l'ammissione del prodotto alla quotazione sul mercato, rating assegnato A-.

Rendimento lordo a scadenza 3,8%, attuale rendimento lordo titoli di stato 3,45%.

Prima considerazione doverosa, stiamo parlando del secondo gruppo bancario del paese, accreditato di un buon rating malgrado l'ampia interconnessione con i parametri economici del paese stesso, di conseguenza anche delle sue problematiche inerenti il credito.

L'emissione sopra segnalata, ad oggi, offre un piano cedolare da non sottovalutare in quanto, se collocata alla pari e senza l'appesantimento di commissioni gravanti sul cliente, copre dal primo anno il tasso di inflazione.

La durata pari a 6 anni non è l'ottimale per un investimento in titoli bancari, almeno al momento, da qui si capisce l'emissione a tasso fisso a crescere, tendente ad ingolosire l'investitore.
Il meccanismo dello Step Up, potrebbe garantire all'investitore, nel caso l'inflazione restasse stabile, una discreta performance negli anni a venire.

L'ammontare complessivo dell'emissione, pari a 550 milioni di euro, non dovrebbe pregiudicare più di tanto la liquidità del titolo.

Denominazione : IntesaSanpaolo 13-18 Tv, ISIN IT0004871973
Ammontare complessivo emesso pari a 700 milioni di euro, tipologia obbligazioni tasso Variabile, data godimento 18/01/2013, data di scadenza 18/01/2018.

Modalità rimborso capitale, in un’unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale, tasso applicato Euribor 3m + spread 2.55%, l'emittente ha richiesto l'ammissione del prodotto alla quotazione sul mercato, rating assegnato A-.

Rendimento lordo a scadenza 2,79%, attuale rendimento lordo titoli di stato 3,44%.

Questa seconda emissione rispetto alla prima ha una durata inferiore impegnando l'investitore per "soli" 5 anni, di conseguenza anche il rendimento risulta più basso.

Il tasso Euribor ne pregiudica attualmente il rendimento, anche se in presenza di uno spread di tutto rispetto pari al 2,55%.

Nel complesso, ad oggi il prodotto se acquistato alla pari non garantisce un ritorno netto che copra il livello di inflazione.

Potrebbe diventare interessante, un acquisto diretto effettuato sul mercato, una volta che il prodotto verrà disponibile in fase di contrattazione, ma solo ad una quotazione inferiore a 100, operazione improbabile almeno in questo periodo.

Un ulteriore discesa del tasso di inflazione, potrebbe riaccendere le aspettative su questo prodotto, l'investitore deve comunque considerare la data di scadenza fissata per il 2019, e la difficoltà di prevedere l'andamento dei tassi sui mercati in particolare dal 2015 in poi. 

L'ammontare complessivo dell'emissione, pari a 700 milioni di euro, dovrebbe garantire una sufficiente liquidità del titolo.

Denominazione : Bca Imi 13-17 3% Tv, ISIN IT0004872765

Ammontare complessivo emesso pari a 800 milioni di euro, tipologia obbligazioni tasso Misto, data godimento 18/01/2013, data di scadenza 18/01/2017.

Modalità rimborso capitale, in un’unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale, tasso applicato 3-3.50% se Euribor 6m>=1%, l'emittente ha richiesto l'ammissione del prodotto alla quotazione sul mercato, rating assegnato A-.

Rendimento lordo a scadenza 3%, attuale rendimento lordo titoli di stato 2,76%.

Abbiamo volutamente riportato questa emissione come ultima proposta, anche se il tasso a scadenza ipotizzato è superiore alla seconda obbligazione presentata.

In quanto in mancanza di un foglio informativo, i dati da noi proposti non consentono di valutare con chiarezza il suo rendimento.

A fronte del dato presente in tabella, che cita un rendimento a scadenza pari al 3%, ossia appena sufficiente a coprire il tasso di inflazione previsto dalla BCE per l'anno in corso, non siamo in grado di capire come verrà applicato quel 3-3.50% se Euribor 6m>=1%.

Se infatti dobbiamo interpretare, le due percentuali proposte, come condizione minima di tasso assegnato (3%) e condizione massima di tasso assegnato (3.5%) a seconda se l'Euribor 6 mesi risulti inferiore uguale o maggiore all'1%, l'obbligazione, visto il livello a cui quota l'Euribor a 6 mesi attualmente. avrebbe quasi sicuramente un rendimento del 3% lordo, in linea con quanto stimato in tabella.

Questo sino a che la BCE tenderà a "congelare" i mercati con iniezioni di liquidità, ovvero, con le informazioni ad oggi disponibili sino al 2015, tendenza che renderebbe l'obbligazione poco performante se non addirittura inferiore al tasso di inflazione.

Il prestito tra i tre presentati è quello con un valore complessivo emesso più consistente, che ne dovrebbe garantire la liquidità sul mercato, se vogliamo essere cinici potremmo dire che dovrebbe garantire anche il rendimento inferiore.

Poi ognuno...........................

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