Continuiamo nel proporre Obbligazioni a tasso fisso e obbligazioni in valuta, il tutto in ambito di diversificare il portafoglio, visto che non crediamo alla fine della crisi del debito sovrano europeo.
Non
ci fidiamo di quello che da qui a poco potrebbe succedere sui
mercati, causa l’avvicinarsi del periodo antecedente alle elezioni
politiche Italiane.
Per
questi e altri motivi prettamente economici, riteniamo che non sia
ancora il momento di abbassare al guardia, per cui la
diversificazione del portafoglio, tramite titoli
in valuta diversa
da Euro e USD, potrebbe rivelarsi ancora efficace a inizio 2013.
A tale
proposito ricordiamo, come evidenziato nel precedente post, a chi
volesse diversificare il proprio portafoglio, inserendo titoli in
valuta diversa dall’euro, di dare sempre un’occhiata ai costi di
cambio applicati dal proprio istituto bancario di riferimento, in
quanto per piccole somme possono arrivare ad annullare i benefici
dell’investimento.
il
titolo che proporremmo in questo post potrebbe a causa
dell’emittente. essere preda di sbalzi di quotazione più elevati
rispetto alle obbligazioni precedentemente proposte.
RCI
Banque, è infatti la finanziaria di proprietà di Renault, la casa
automobilistica francese,
che con PSA (Peugeot-Citroen) sta
subendo pesanti perdite in seguito all’ acuirsi della crisi
economica e più in particolare a seguito della crisi del settore
auto.
A questo
proposito, il governo francese, si è ultimamente mosso per creare un
cuscinetto di protezione per le società dell’automotive,
promuovendo incentivi, sgravi fiscali, garanzie sul debito emesso
dalle case automobilistiche nei prossimi tre anni, nel tentativo di
“frenare” i piani di ristrutturazione avanzati soprattutto da
PSA.
Difficile dire,
se queste manovre potranno colmare il vuoto lasciato dal crollo delle
immatricolazioni, ma soprattutto se potranno assorbire i costi
elevati dovuti alla sovrapproduzione di auto.
Di
certo il
quadro del settore automotive in Europa non è dei migliori e
scegliere di investire in società o finanziarie di società legate a
questo settore rappresenta un “rischio” da non sottovalutare,
questo lo si capisce dalla differenza di tassi proposti, mente
Mercedes per un prodotto simile paga il 4,125 e Volkswagen il 4,625%
RCI Banque arriva la 6,0% annuo, nessuno regala denaro, per cuitale
differenza è dovuta solo al maggior rischio che si accolla
l’investitore.
Detto questo
entriamo nel dettaglio del prodotto :
L’obbligazione
in questione è denominata :RCI
BANQUE 6% 18.10.2016 AUD
Codice
ISIN XS0841812851
Data Godimento
18/10/2012
Data Scadenza
18/10/2016
Valuta di
emissione : Dollari Australiani
Valore
complessivo emissione : 185.000.000 AUD
Lotto
Minimo 2000
AUD circa 1.629 Euro
Restituzione
capitale in un unica soluzione alla pari a scadenza del prestito.
Tasso
cedolare 6% annuo lordo – 4.80% netto
Mercato
di negoziazione EuroTLX
Quotazione
odierna 99.98 volume
totale scambi 152.000
Quotazione
minima dall’emissione 99.98
Quotazione
massima dall’emissione 101,29
Come si può
notare, il titolo è stato emesso da due mesi abbondanti, la sua storia è
quindi irrilevante a fini statistici.
A differenza di
altri titoli, si può dire che mentre la valuta in AUD dovrebbe
garantire una certa stabilità al titolo, per contro la casa
emittente rischia di compromettere la stabilità dovuta alla valuta
scelta.
Sarà
sufficiente una valuta “forte” a compensare il rischio emittente
e settore ? Abbastanza improbabile, soprattutto se lo scenario del
settore dovesse continuare ancora con il trend registrato nel 2012.
Il
rendimento non è disprezzabile, un 4.80% netto annuo,
mette il capitale al riparo dalla perdita di potere d’acquisto
causa inflazione, c’è comunque sempre da fare attenzione, come
ricordato sopra, all’influenza sul rendimento delle oscillazioni
del rapporto tra Euro e AUD e delle spese di cambio applicate dalle
banche.
Poi
come al solito, sta ad ognuno di noi fare le proprie
riflessioni, è chiaro che se confrontiamo questo prodotto con quelli
proposti da Mercedes e Volkswagen, quello di RCI Banque a prima vista
è più conveniente, quota sotto la pari e rende un 1,5% circa in
più, ma tutto questo vantaggio va a spese di un “maggior
rischio” che
l’investitore può decidere di prendersi.
Poi Ognuno………….
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