Continuiamo la nostra ricerca di prodotti obbligazionari che possano
suscitare un minimo d’interesse.
A
questo proposito, vorremmo proseguire con un’obbligazione
bancaria,
meglio ancora un‘obbligazione
in valuta, per
la precisione emessa in Dollari
Australiani,
già noti a molti di noi, in quanto spesso e volentieri utilizzati
per diversificare il portafoglio ed uscire dal giardinetto dell’Euro.
L’emittente
del prestito obbligazionario è Fortis,
istituto facente parte del gruppo francese BNP
Paribas.
In poche parole
anche questa emissione rimane sotto lo scudo del programma BCE, di
finanziamento illimitato al sistema bancario europeo LTRO.
Non staremo a
ripetere le vicende che hanno caratterizzato la vita di Fortis dal
2009 ad oggi, ovvero i problemi che l’hanno portata a rientrare nel
gruppo BNP Paribas, chi vuole dare un’occhiata ai brevi cenni può
sempre riaprire il post sopra citato.
Teniamo
comunque a sottolineare come anche questa emissione obbligazionaria
sia caratterizzata da un rating A+, dovuto più al blasone che ancora
mantiene BNP Paribas, e non tanto alla recente storia di Fortis.
.
Ma andiamo ad
alzare il velo sulle caratteristiche salienti dell’obbligazione in
questione :
Emittente
: Fortis
Bank gruppo BNP Paribas
Denominazione
Prodotto :
FORTIS BANK 6.875% 27.08.2015 AUD
Codice
ISIN di riferimento : BE6201102868
Rating
S&P : A+
Valore
complessivo emissione : 30.000.000
AUD =
23.586.000 Euro circa
Data
scadenza : 27 Ago
2015
Data
godimento : 27 Ago 2010
Valuta
emissione : Dollaro
Australiano
Prezzo
di emissione : 101,875
Rimborso
capitale : in un’unica soluzione alla pari alla data di scadenza
Lotto
minimo di contrattazione : 2.000
AUD = 1.572 Euro circa
Mercato
di quotazione : EuroTlx
Quotazione
minima dell’anno : 103,09
Quotazione
massima dell’anno : 105,99
Quotazione
del 21 Dic 2012 : 103,09
Quantità
scambiata in data 21 Dic 2012 : 14.000 AUD
Come
la precedente emissione i piatti forti anche per questo prodotto
sono :
La
cedola al
6,875%, attenzione che si parla di Dollari Australiani, valuta
“stabile” almeno nell’ultimo periodo, ma che potrebbe avere in
futuro qualche “inciampo” se l’Euro dovesse riprendersi, niente
di violento ma è sempre meglio ricordarlo.
La
breve vita residua del prodotto,
che dovrebbe assicurare il prodotto nei confronti di un eventuale
svalutazione, tenendolo comunque sempre almeno vicino la pari.
Come
per la precedente emissione, il
prezzo, pur
essendo abbondantemente sopra la pari, non ci sembra estremamente
penalizzante, visto che è al minimo annuo e non troppo lontano da
quel 101,875 a cui tale obbligazione è stata collocata.
Un
ultima considerazione, i volumi
di scambio, sono
bassi, questo probabilmente è dovuto al basso quantitativo masso in
circolazione, per cui chi volesse acquistarla probabilmente dovrà
munirsi di parecchia pazienza.
Vediamo ora
l’impatto della quotazione sul rendimento :
Durata
residua 2 anni e 8 mesi, se acquistassimo a 103,09, dovremmo
svalutare il sovra prezzo pagato nel periodo id vita
restante, svalutazione
che annualizzata diventa 1,103%
Per
cui al tasso originale pari al 6,875% dovremmo dedurre il 20% di
tasse e lo 0,15% di imposta sul deposito titoli,arriveremmo così ad
ottenere un 5,35%
netto annuo.
Da
questo rendimento dovrà poi essere decurtata al svalutazione del
sovra prezzo, si arriverà quindi al 4,247%
netto.
Un rendimento
di tutto rispetto, sempre che il cambio Euro/AUD non subisca
variazioni importanti nel breve termine e che l’istituto bancario
su cui vi appoggiate non si accanisca con commissioni di cambio
esose.
Poi Ognuno….
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